LEGHISTI, CHI LI CONOSCE NON LI VOTA

A quanto pare il padre ha un parere molto preciso del movimento salviniano ed ha chiaramente espresso quanto segue: “Non voto mia figlia leghista. Il suo partito gioca con le paure degli italiani” .
E’ fin troppo gentile il signor Borgonzoni, che per amore non esagera con le critiche ma che nel rispetto di se stesso e del prossimo si sente in dovere di esprimere chiaramente una posizione in aperto contrasto con gli interessi della sua stessa figlia.

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L’IGNORANZA STORICA E POLITICA DEGLI ANARCHICI NO TAV

Per noi il primo maggio è una data da abolire, disoccupati, pensionati e giovani violenti non sono credibili e questo è proprio quello che si vedeva oggi per le vie di Torino.
Festa del lavoro?, ma non diciamo idiozie, ormai chi ha un lavoro se lo tiene stretto e non ha tempo da perdere con questi mentecatti buoni solo a sfruttare il lavoro della militanza per ottenere qualche genere di vantaggio a nostro avviso comunque del tutto incomprensibile.

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LA STORIA SORDIDA DEL RATTO INCASTRATO E DEI POLITICI POLTRONARI

Il topo in questione era un esemplare grassoccio e stupido che nel tentativo di uscire dalle fogne è rimasto incastrato in un tombino, fortunatamente per lui sono intervenuti alcuni vigili del fuoco che sono riusciti a liberarlo.
Una storia che ci ricorda molto da vicino i fatti che coinvolgono il tristerrimo salvini ed i suoi amichetti grullini.

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SICILIA, IL GIORNO DOPO

L’analisi post elettorale è a dir poco terrificante, solo il 46,76% degli aventi diritto si è recato alle urne, questo dato ci fa capire senza ombra di dubbio che l’elettorato è disgustato dalla classe politica, non si sente rappresentato e che preferisce occuparsi di faccende personali piuttosto che sprecare anche solo mezz’ora per esercitare il suo diritto/dovere di cittadino.

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ROSATELLUM, OVVERO COME OTTENERE UNA POLTRONA ED ESSERE FELICI

Il Rosatellum Bis, è stata approvato alla Camera, in attesa del voto del Senato possiamo incominciare a spiegare brevemente quali sono le caratteristiche di questa legge elettorale e valutare i motivi che hanno spinto i partiti più in vista dello stivale a votarla.
Parliamo di un sistema misto tra proporzionale e maggioritario che di fatto non da alcun vantaggio ai partiti in quanto non esiste più il premio di maggioranza ed inoltre in relazione alla sua strutturazione si predispone a sviluppare un governo di larghe intese, senza il quale nessuno riuscirebbe ad avere la benché minima possibilità di governare.

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