TORINO, LA CITTA’ DELLA DISPERAZIONE

Le colpe se proprio si devono cercare, del declino inesorabile della città si possono imputare quasi esclusivamente alla classe politica che negli anni ha voluto amministrare il comune, più come mezzo per sbarcare il lunario che per far del bene per i propri concittadini.
Svariati Sindaci hanno contribuito a questo bizzarro primato, ma il colpo di grazia è stato inferto da Chiara Appendino e la sua sciagurata accozzaglia di buoni a nulla.

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L’ITALIA SI TAV RIALZA LA TESTA

Tra i moderni elettori c’è una categoria che si comporta alla stessa maniera di un pargolo irascibile, incapaci di concepire dialogo e confronto si abbarbicano sulle loro posizioni estremiste e culturalmente discutibili evidenziando come la negazione, la rottamazione, la cancellazione in sintesi l’entropia e la nichilizzazione siano gli unici motori trainanti del loro pensare ed agire.
Menano botte da orbi nella loro raffigurazione più ridicola e puerile, occhi chiusi alla verità e braccia che roteano in cerca di qualsiasi cosa gli si pari davanti.

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IL PRIMATO DELLA POLITICA UMANA CONTRO LA TRACOTANZA DELL’ECONOMIA

Che cos’è davvero la democrazia? E cos’è la libertà?
L’unione Europea può essere definita democratica? È il prologo di una lunga intervista con il Prof. Valerio Malvezzi, una persona di straordinaria cultura, di fecondo eloquio, e di profonda capacità analitica della storia.
Con lui ho affrontato i temi della globalizzazione che lui declina equipollente alla glebalizzazione, ovvero alla trasposizione colpevole di una contemporaneità che vuole servi della gleba e non uomini, relegando ad un’oligarchia la ricchezza, massificando invece la povertà, in un rovesciamento etico in cui ai pochi va molto e ai molti va poco.

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L’AMARO DI TORINO SI CHIAMA APPENDINO

“Sala ha ragione non si può mettere Milano alla stregua dell’Appendino, Milano è un’altra cosa”. A dirlo l’Assessore Riccardo De Corato ai cronisti, in Regione Lombardia. L’attenzione verso le agenzie che arrivano da Roma, fanno aumentare le fibrillazioni sul tema delle Olimpiadi.

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IL CASO DEL “CACAO” TROPPI SOLDI SPRECATI

La vicenda è quantomeno fumosa, la città di torino incamerava da questa proprietà circa 117’000 euro ogni anno, tutti versati dallo storico proprietario.
Evidentemente però questo virtuoso rapporto non è stato sufficiente ad appianare le problematiche legate ad alcuni abusi edilizi legati ai servizi igienici (assenti nella struttura) e che rappresentano il casus belli di questa giunta cieca , di fatto la scusa per allontanare un imprenditore che da anni garantisce a Torino un parte di quella movida e quel divertimento che da quando la sindaca Appendino ha preso il potere diventa sempre più rarefatto ed inadeguato a competere con le altre grandi città europee.

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INIZIANO I MALUMORI VERSO IL GOVERNO GIALLO BLU

Oggi un gruppo di NO TAV si è recato a Palazzo di Città, a Torino per cercare di capire di preciso cosa voglia fare il governo a proposito della grande opera più discussa degli ultimi anni.
La polizia ha immediatamente creato un cordone di protezione e c’è stata qualche discussione che fortunatamente non è sfociata in violenza.
Legittimo il desiderio di questi elettori di capire qualcosa in più sull’attuale situazione politica, ormai completamente vaga e fumosa.
Sui social network tutta l’attenzione del salvini pensiero va’ all’immigrazione e di altro non si parla, i programmi elettorali sono ormai dimenticati ed ogni posizione politica è stata completamente rivista a sfregio di tutti gli italiani che per queste compagini hanno votato.

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POCHE IDEE E CONFUSE

Il salvinismo miete vittime, quotidianamente e costantemente.
Vittime però che a quanto pare ormai non sono più solo esuli ed esiliati del neomovimento del felpetta ma anche esponenti stessi del primigenio partito, legittimamente eletti, prostratissimi servitori del despota arrabbiato, strenui sostenitori del cadreghismo nazionale.
Vittime che, elette sbandierando ideologie strapopuliste ora si ritrovano a dover fare i conti con le logiche del potere, trovandosi in posizioni indifendibili che però da abili manipolatori riescono a sfruttare a loro piacimento a scapito del loro stesso elettorato e della comunità tutta.

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GRAVE CRISI DEL TURISMO A TORINO

In seguito ad una nostra inchiesta, emerge un quadro assolutamente fosco di quello che un tempo era il settore turistico della città di Torino.
Il forte calo di visitatori va attribuito a numerosi fattori, primo tra tutti la mancanza di un piano ben regolamentato che definisca al di la di ogni possibile dubbio le competenze e le responsabilità di fronte all’autorità giudiziaria di concernenti eventuali problemi che si potrebbero verificare durante gli eventi di catalizzazione turistica.

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APPENDINO, E’ QUI LA FESTA? NO.

Il sindaco Taurinense ha oggi emesso un nuovo divieto, il capodanno in piazza non si farà, la famosa manifestazione che richiamava migliaia di persone e che scaldava i cuori dei cittadini con fuochi d’artificio, spettacoli di musica ed intrattenimento suscita nel cuore del sindaco più triste d’Italia sentimenti di puro terrore.

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