TUTTA LA VERITA’ SUL COVID – 19
Caro lettore,
adesso che abbiamo la tua attenzione, L’Ingrato è desideroso di farti riflettere intorno a quanto è accaduto dall’inizio di quest’anno, fino ad oggi.
La comunicazione dell’emergenza sanitaria è stata gestita male sin dall’inizio, creando grandissima confusione sulle prassi, il comportamento da acquisire e su ciò a cui la nostra Nazione sarebbe andata incontro nei periodi avvenire. Tutt’oggi esistono grandi punti interrogativi attorno a questioni che, come redazione, non spenderemo ad elencare qui, poiché non è questo il punto del nostro discorso.
Ciò su cui desideriamo che tu rifletta, ovunque tu sia, di qualunque fazione politica o ideale porti avanti, è il fatto che, indipendentemente dai numeri, dall’inizio di ciò che ad oggi si chiama pandemia, delle persone sono morte e la loro morte (che sia stata aggravata dal Covid-19 o per causa totale dello stesso o altre cause a noi sconosciute) è testimone di ciò che hanno passato i nostri cari, conoscenti, amici. Ciò che vogliamo dirti è che una vita non vale un numero, ma una vita, un ricordo e un’esperienza che è volata via.
Vogliamo dirti, se sei uno di quelli che cercano la verità assoluta su qualunque fenomeno, che essa in realtà non esiste: sapremo come saranno andate le cose, con un quadro più chiaro di una delle mille angolazioni della realtà che ci circonda, almeno tra una decina d’anni. Mettiti pure comodo e attendi come tutti gli altri.
Vogliamo invitarti a ricordare il modo in cui hanno vissuto i nostri nonni che, durante la guerra, dovevano nascondersi per non essere uccisi dalle bombe ed erano costretti al silenzio per evitare ogni tipo di arresto: nessuno di loro ha trascorso la guerra seduto sul divano a mangiare qualunque tipo di cibo, per poi andarsene in ferie ad agosto. Ribadiamo l’uso della mascherina secondo le norme come un atto di responsabilità sociale e, dal momento che non priva l’individuo di parola, espressione e altri tipi di libertà, rispetta le regole e il tuo prossimo. Con questo semplice atto puoi salvare delle vite.
Vogliamo ricordarti, che sicuramente hai un account Google; Facebook e Instagram ove pubblichi foto e video personali anche dell’amico ubriaco mentre si bacia la macchina; un account Whatsapp o Telegram; recensisci su Tripadvisor i luoghi dove vai a mangiare; visiti siti di ogni genere accettando i “cookie” sulla privacy; sicuramente firmi un contratto e probabilmente non lo leggi lamentandoti in seguito se ti chiamano i call center; se vuoi arrivare da qualche parte utilizzi Maps per poterti orientare (attivando la geo-localizzazione) … ma ti lamenti dell’App Immuni perché viola la tua privacy. Puoi tranquillamente fare a meno della tecnologia e tornare ai vecchi metodi, se vuoi preservare maggiormente te stesso, ma sii coerente tra ciò che dici e ciò che fai.
Vogliamo invitarti a non ascoltare solo notizie che solleticano le orecchie, ma anche quelle che fanno meno comodo. Si chiama apertura mentale.
Non sappiamo cosa accadrà fino a fine anno, ma sappiamo che molto dipenderà dal nostro comportamento.
Ti ricordiamo, infine, che la libertà di un individuo termina nel momento in cui lede quella dell’altro. La tua libertà non è indiscriminata, è vincolata al benessere tuo e del tuo prossimo e della cura che attribuisci allo stesso. Civiltà significa “prendersi cura” disse qualcuno tempo addietro. Abbi cura della tua libertà.
Roberta Bagnulo