L’OROLOGIO DI SALVINI FA TIK TOK
Che bella idea che ha avuto quel buontempone di Salvini a sbarcare sul social Tic Tok.
Un social network che ancora non era inquinato dalla politica e che godeva di quella dolce purezza fanciullesca che ogni individuo dotato di un minimo di empatia avrebbe il dovere di difendere.
Un luogo che accoglie per lo più utenti giovani ma che come salvini ha potuto comprendere immediatamente hanno già le idee chiare su cosa sia giusto e cosa non lo sia.
E’ infatti bastato che l’ex ministro patridiota pubblicasse qualche post iniquo ed a dire la verità assolutamente fuori luogo e persino volgare, per scatenare su di lui una enormità di commenti negativi che lo hanno lasciato basito a leccarsi le ferite col suo goebbelsiano gruppo di comunicazione.
E’ così che muore un leader, quando si rende conto che il suo tempo ha un termine, quando capisce che i nuovi potenziali elettori che sta cercando di contattare lo schifano nella maniera più totale ed assoluta.
Il futuro non è cosa per salvini, e questo deve essere chiaro a tutti.
Il futuro ha i valori di quei giovani per i quali essere bianco o nero non fa differenza, per i quali l’acronimo LGBTQIAPK (lesbiche, gay, bisessuali, transgender, queer, intersessuali, pasessuali, kinky) non definisce un ostacolo ma un arricchimento.
Giovani ai quali il concetto stesso di nazione sta stretto e che si considerano più che europei, cittadini del mondo, un mondo unito che dovrà essere in grado di dare loro quel futuro che nazionalisti, fascisti ed arraffoni politici della più bassa “lega” gli hanno fino ad oggi negato.
E quindi appaiono sotto forma di sardine nelle piazze italiane per dire BASTA, per definire pacificamente che ormai salvini, con tutte le sue scenate da pagliaccio circense ha stufato.
Ci uniamo al coro di tutti coloro che la mattina vorrebbero leggere notizie più dignitose sui giornali, senza farsi andare il caffè di traverso per l’ennesima sparata inopportuna del cazzaro verde.
Christian Longatti