IN KURDISTAN SI MUORE ANCORA
Lunedì a torino si è tenuto un incontro in sostegno al popolo Kurdo a nostro avviso fondamentale per comprendere come lo spirito delle donne e degli uomini Kurdi sia quello di combattenti per la libertà e per la pace.
Giampiero Leo ha moderato questo incontro sottolineandone l’importanza storica e culturale, sottolineando quanto sia fondamentale il rispetto per i diritti umani che sono la base del vivere civile.
Roberta Lena, madre della combattente Eddi Marcucci che ha deciso di difendere la libertà del popolo curdo rischiando la sua stessa vita, ha enunciato alcune poesie curde ed ha letto una lettera della figlia atta a comprendere la terrificante situazione che attualmente sta vivendo il popolo curdo attaccato dai turchi.
Firat Ak, da noi intervistato ha spiegato molto chiaramente quale disagio profondo provi il suo popolo di fronte alle leggi liberticide imposte dal governo turco e quale sia lo stato di terrore che il suo popolo vive di fronte ai genocidi a cui è stato sottoposto.
La giornalista Laura Schrader ha coordinato l’evento con un profondo e toccante trasporto verso queste genti attanagliate dal terrore e dalla guerra.
E facile accantonare la questione curda come un capitolo della Real Politique ma così facendo rischiamo di alimentare questo stato di profonda disillusione ed insensibilità morale a cui non vogliamo e non possiamo dare ascolto.
Se la politica ha il solo scopo di auto conservarsi ebbene allora essa non ha più nessun contatto con la parte che nell’uomo conta davvero e che forse dovrebbe essere l’unica alla quale prestare realmente ascolto, la capacità di provare emozioni.
Christian Longatti
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