L’UOMO CHE USCIVA I NUMERI (A CASO)

30% , 100% , 110% , 152% , 160% , 164% , 300% .

Ecco i precisissimi dati sull’immigrazione che Salvini a seconda del suo pubblico snocciola, ovviamente a muzzo, per fomentare il suo target.

Secondo lui, da quando la sua augusta figura non ha più il controllo del problema dell’immigrazione siamo stati invasi da orde di lanzichenecchi abbronzati.

Una serie di incredibili valutazioni assolutamente al di fuori dalla realtà a cui purtroppo siamo abituati.
Se salvini fosse una persona comune, una di quelle che incontriamo al bar dove ogni tanto prendiamo il caffè sotto casa, sarebbe sicuramente uno di quelli che tutti prendono per il culo, uno di quelli che ha sempre la storiella pronta e che le spara talmente grosse che la gente gli offre da bere per ridere alle sue spalle, lo scemo del quartiere, lo zotico ignorante che si invita per pietà.
Purtroppo però costui è stato elevato da qualche oscura forza, dalla vita che si merita ad una realtà del tutto avulsa dalle sue caratteristiche umane.

Una macchietta ridicola che raccoglie attorno a se i consensi di quelli che a lui culturalmente ed umanamente affini bivaccano nei bar e sparano cazzate dall’alba al tramonto col cartoccio di vino in mano.
Un uomo discount insomma che come un cane idrofobo sbava su questioni ben al di la della sua comprensione e di cui non dovrebbe occuparsi neanche per diletto.
C’è ancora chi crede alle poderose assurdità che costui si permette di trasmettere sui canali mediatici, una parte di abitanti di questo territorio italiano che dovrebbe essere liberata dalla necessità di dare una qualsivoglia preferenza elettorale per ristabilire infine l’autorevolezza della verità insita nelle reali percentuali e valori del fenomeno che indebitamente egli si permette di affrontare.

Dai matteo sparacene un’altra che abbiamo voglia di ridere.

Christian Longatti

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