HYPERLOOP A TORINO, MA GIA’ C’E’ CHI ROSICA
E’ una questione di visione, concepire il futuro non è per tutti e di certo molti si possono sentire frastornati e spaventati all’idea che le innovazioni degli ultimi anni ci stiano portando velocemente verso un mondo materialmente e funzionalmente irriconoscibile anche a chi come me ha solo poco più di quarant’anni.
Ci attende un futuro pieno di speranze ma anche di interrogativi, nuove cure per terribili malattie, computer talmente veloci da poter calcolare equazioni fino ad oggi impossibili da concepire, mezzi di trasporto così rapidi da poter collegare le maggiori città del mondo in poche ore di viaggio.
Una visione appunto, ma anche e sopratutto una scelta, quella di optare per un’idea di mondo e di società innovativa, futuristica, quasi onirica.
Chiara Appendino, Sindaco di Torino, finalmente slegatasi dalla visione oscurantista della lega salviniana ha lanciato durante una riunione con la Confindustria l’idea di costruire una linea Hyper Loop da Torino a Milano, un treno a levitazione in grado di viaggiare a 1200 kmh e che potrebbe farci raggiungere il capoluogo lombardo in meno di dieci minuti.
In un’ottica globalista è assolutamente indispensabile, la linea infatti sarebbe collegata verso ovest a Parigi e Londra ed ad Est a Monaco, Vienna ed ad Istambul, ripercorrendo idealmente quello storico fil Rouge che l’Orient Express aveva inaugurato più di cento anni fa ma in chiave assolutamente moderna.
Una linea che di fatto andrebbe a rendere del tutto superflui tutti i trasporti aerei lungo questa stessa tratta facendo risparmiare miliardi di euro ed evitando l’immissione di centinaia di migliaia di tonnellate di CO2 nell’atmosfera terrestre.
Renderebbe finalmente il territorio italiano raggiungibile facilmente da ogni parte d’Europa e nel contempo favorirebbe il processo di Europeizzazione del nostro popolo, troppo ancorato a tradizioni desuete e melanconiche banalità.
I giornali vicini alla lega salviniana ed alla vecchia destra si sono subito attivati per denigrare e sbeffeggiare la sindaca, già d’altronde stiamo parlando di testate che devono sottostare ad un target di analfabeti funzionali con una visione del mondo simile a quella di una formica.
E’ comprensibile che debbano fingersi attoniti e spaventati, il progresso non rientra nelle loro prerogative ne tantomeno nelle loro volontà.
Continuare ad alimentare un sistema scadente e volgare per loro è molto più remunerativo che veicolare messaggi innovativi e propositivi.
Noi Ingrati sosteniamo l’idea della sindaca Appendino di costruire l’HyperLoop, il progresso per noi è e sarà sempre uno dei mezzi per spronare l’umanità a cercare di essere migliore di quello che probabilmente è.
Christian Longatti
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