“MAL DE VIVRE” O RIGURGITO ANTILEGHISTA?

Queste lunghe settimane di assenza sono terminate, siamo rimasti latenti non solo per via delle meritate vacanze ma anche e sopratutto per un profondo senso di disgusto che ormai ci aveva saturato l’anima.

Più che un “mal di vivre”, una reale consapevolezza della schifosa situazione in cui la nostra nazione era attanagliata, una costante ed insistente necessità di vomitare contro questo popolo mediocre e barbaro che inneggiava a capitoni nostrani con il braccio destro alzato.

un popolo ignorante ed incolto buono solo per farne carne da cannone, talmente inutile da rendersi responsabile del peggior periodo politico della storia italiana e talmente idiota da continuare a credere nell’individuo che più di ogni altro ha rappresentato l’infima bassezza a cui un uomo possa arrivare.

Mi riferisco ovviamente a salvini ed ai suoi sodali, figure viscide che più che al governo preferiremmo vedere al confino.

Con la loro influenza virulenta hanno infettato ogni cosa che hanno toccato, financo la stampa, rea di essersi venduta a questi lanzichenecchi della cultura, svilendosi fino a diventare meno che scribacchini.

Nel tentativo di accaparrarsi lettori hanno via via assunto toni ed abbracciato idee che dire volgari è poca cosa.

Il ruolo di informare, da tempo accantonato, è stato sostituito con un trend schifoso in cui conta solo più lo scalpore.

Incapaci di trasmettere i fatti al popolo inetto hanno preferito fomentarlo ed indirizzarlo verso nuove forme d’odio e rancore, risvegliando in lui paure sopite hanno consolidato le basi di quel salvinismo becero e sciatto a cui troppi italiani hanno creduto.

Si era giunti alle porte di uno scontro che stava per diventare fisico, i toni erano divenuti così accesi da farci realmente temere per la tenuta democratica del paese.
Abbiamo quindi deciso di evitare di scrivere, sarebbe stato inutile, ogni riga avrebbe portato solo visibilità a salvini, avrebbe ulteriormente incattivito i suoi lacchè, fomentato quel popoletto che col suo voto rischiava di mandare in vacca quel grande sogno chiamato Europa.

Ci risvegliamo in questo settembre tuttavia con una speranza, il grande cialtrone è stato scacciato ed il governo torna in mano ad una alleanza dalle più salde e competenti compagini, i toni si fanno via via più pacati, dall’ignoranza ed al buzurrismo si ritorna lentamente al dialogo ad al confronto politico.

Non siamo fuori pericolo, il pagliaccio leghista ha una strategia, è necessario stroncarlo a tutti i livelli, ma ancora più importante e riabituare la gente a ragionare, ponderare, valutare.
Il potere dei leghisti trae la sua forza vitale dall’ignoranza e dalla paura, una persona ben informata e cosciente non rientra nella cerchia influenzabile dai pupazzi circensi di salvini e di conseguenza la minaccia antidemocratica si scioglie come un ghiacciolo al sole.

Con questo fine oggi abbiamo deciso di tornare a scrivere, per togliere potere alle tenebre dell’ignoranza attraverso la luce della ragione.

Christian Longatti

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