QUINTO CASSIO LONGINO: L’UOMO GIUSTO AL MOMENTO GIUSTO?
Leggendo di Longino, che per la tradizione fu colui che trafisse il costato di gesù (volutamente scritto in minuscolo) bisogna evitare di credere nelle assurdità che “vostra madre chiesa” vorrebbe propinarci, ma se con attenzione eliminiamo ogni possibile falsità legata a miracoli e santi possiamo avvicinarci a quello che perlomeno da un punto di vista logico potrebbe essere la verità.
Se tu che leggi sei religioso ti sconsigliamo leggere questo articolo, potrebbe aprirti la mente e farti interpretare la realtà in un modo che non sei in grado di accettare.
Parliamo ora del nostro eroe, non del santo ma dell’assassino prezzolato, il militare impavido, il bravo ragazzo in romanica gonnella che con noncuranza trafisse il costato del criminale gesù.
Pare che costui nacque a Lanciano, in Abruzzo per poi militare nella legione Fretense di stanza a quell’epoca in Siria ed in Palestina
Fu presente come guardia alla crocifissione di tre criminali tra cui probabilmente il gesù cristiano, pericolosissimo malvivente, furono necessari infatti oltre 600 soldati per stanarlo dal giardino dei Getsemani dove si era rifugiato con i suoi tirapiedi.
Essendo il lavoro di guardia dei crocifissi notoriamente noioso decise di sbarazzarsi dei moribondi trafiggendo loro il cuore con la sua fidata lancia, non prima però di essersi giustamente goduto un po’ del loro sano tormento.
Fu anche assegnato alla sorveglianza dei sepolcri che accoglievano i corpi dei criminali ed è li che vide due individui trafugare il corpo di un uomo (ovviamente il vangelo che lo attesta è stato cancellato da quelli accettati dalla chiesa cattolica).
Riportò la notizia ai suoi superiori che non gli credettero a causa del fatto che i suoi commilitoni erano stati corrotti dai cristiani che probabilmente volevano far si che il loro leader riuscisse a sottrarsi alla giustizia romana.
Tornato a Lanciano si ritirò a vita privata, come la maggior parte dei legionari facevano alla fine del servizio di leva.
Di Longino amiamo tutto, la sua indolenza, la sua serietà ed il suo rigore.
Una critica però è d’obbligo, se invece di infiocinare gesù lo avesse lasciato morire con la dovuta lentezza con ogni probabilità ci avrebbe tolto il fastidio estremo di un mondo di religioni d’odio e menzogna che hanno causato miliardi di morti, lacrime e dolore in tutto il pianeta.
Christian Longatti