I GIOVANI DEVONO SACRIFICARSI PER GLI ERRORI DEI VECCHI?

Siamo nel 2019, e c’è ancora la credenza che i giovani devono combattere non solo per il proprio futuro (come giustamente deve essere), ma anche per gli errori del passato. In questo articolo cercheremo di far luce sulle dinamiche sociali che hanno portato questa retorica a originarsi e dimostreremo che i giovani si stanno già sacrificando.

Gli errori del passato che incidono tutt’ora sulle sorti del nostro paese

Sicuramente molti sanno che i problemi del paese sono molteplici (qui il link del nostro articolo sui problemi dell’Italia). Ciononostante è bene fare un excursus per cercare di capire il senso di questa credenza: in Italia il debito pubblico è altissimo (quasi 2400 miliardi), la crescita del Pil è in drastico calo e moltissimi italiani vivono sotto la soglia di povertà (o si trovano a rischio povertà).

Inutile dire che tutto questo è stato frutto delle scellerate politiche pubbliche messe in atto dai governi precedenti. Inoltre è bene dire che (purtroppo) tutto questo non solo ha serie ripercussioni sulle dinamiche dei nostri tempi, infatti, è bene far presente che tali problemi faranno moltissimi malanni anche nell’Italia del futuro (e perciò ai danni dei prossimi cittadini italiani).

Perché c’è la credenza che i giovani devono pagare per questi errori?

Bella domanda. Partiamo da un presupposto: la situazione italiana non è semplicemente brutta, anzi, è pessima e perciò è bene dire che moltissime persone (specialmente adulti e anziani) cercano di fare una sorta di scaricabarile. L’ idea di fondo è che il lascito negativo è così pesante che risulta difficile (per gli anziani ma non solo) pagare tutto ciò.

Per renderci conto di questo (malato) retaggio culturale è bene porre in attenzione il caso di un articolo pubblicato da “Fanpage”. Il titolo dell’articolo è il seguente: se hai 20 anni vattene via dall’Italia. Inutile dire che questo scritto ha suscitato la rabbia dei lettori che hanno rimarcato il concetto secondo cui i ragazzi devono restare per migliorare le sorti del paese; molto probabilmente il motivo (non troppo celato) è che i giovani devono lottare per risollevare i problemi degli altri (sacrificandosi).

E quindi?

Per carità, questo non vuol dire che gli adulti e gli over siano direttamente responsabili della cattiva condotta del paese (infatti è colpa di chi ha governato), però va registrato che la maggior parte delle spese assistenziali sono state fatte proprio per i non giovani e tutto questo fa capire che i ragazzi, non solo non hanno colpe, ma non hanno mai usufruito di nessuna (o quasi nessuna) politica assistenziale che possa metterli in condizione di poter contribuire per dare manforte alle sorti dell’Italia.

In realtà i giovani stanno già pagando per gli altri

Ebbene sì. I giovani italiani stanno già pagando per gli altri, come? In un certo senso l’abbiamo accennato nel paragrafo precedente. In Italia si pagano molte tasse, e tutto questo serve per permettere allo Stato di essere in grado di erogare quanti più servizi (e politiche assistenziali) possibili. Ciononostante va registrato che la gran parte delle attenzioni pubbliche, sono rivolte perlopiù verso la parte più vecchia della popolazione, e perciò, un giovane potrebbe chiedersi (giustamente) il motivo per il quale non ottiene quasi nulla nonostante dia il proprio contributo economico (come tutti gli altri).

Considerazioni finali

Gli argomenti di cui abbiamo parlato sono interessanti e lasciano con l’amaro in bocca. Purtroppo la convinzione che i giovani devono farsi carico dei problemi degli altri è alquanto difficile da estirpare, ciononostante auspichiamo che col tempo la situazione possa migliorare.

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Marco Galletti