LA SATIRA SALVERA’ IL MONDO DELL’INFORMAZIONE? LE PAROLE DI ALEX CAVALIERI
Parliamoci chiaro: il mondo dell’informazione è in ginocchio e purtroppo ci sono moltissimi motivi: dalle fake news (che creano danni e malanni) per poi passare al cosiddetto fenomeno dei Trolls. Ciononostante oggi abbiamo l’opportunità di approfondire molto le dinamiche dell’informazione in modo tale da farci un’idea (o anche più di una), e perciò abbiamo deciso di intervistare una persona che di informazione ne capisce moltissimo.
Il suo nome è Alex Cavalieri ed è il direttore e fondatore del famoso sito satirico “La Refubblica”. Noi de “L’Ingrato” abbiamo deciso di fare una chiacchierata con il noto personaggio per sapere di più riguardo al suo sito, approfondendo (inoltre) ciò che ha imparato sui temi cardine dell’informazione. Gustatevi l’intervista.
Ciao Alex. Perché il nome del sito è “La Refubblica”?
Per dare l’idea di irridere il mainstream, è un errore di battitura da oltre 150 volte al giorno e permette di salire prima sull’algoritmo.
Quando è nato il sito?
Dicembre 2016.
Quanti lettori avete al mese?
Oltre 300.000 lettori al mese, con la media di 6 pagine visualizzate ognuno.
Perché ad ogni articolo che pubblicate mettete la dicitura “Scherziamo sul serio”?
E’ ciò che ci differenzia da tutto quello che gira sul web. Noi pretendiamo con la nostra abilità di non ingannare le persone per avere la loro attenzione. Ci è costata fatica ottenere la visibilità in questo modo, ma ora siamo credibili e soddisfatti.
Nella società odierna, il mondo dell’informazione è minato da siti che propinano bufale nascondendosi con la dicitura satira (anche se di satirico in realtà non hanno nulla). Cosa ne pensi?
Le persone nel momento in cui accettano di darti la loro attenzione aprono la loro mente, e questo è un dono prezioso che non va sprecato. Sono dei vigliacchi, sanno benissimo cosa stanno facendo. Io li paragono a quelli che sotterrano i rifiuti. Patiranno anche loro a causa del male che stanno facendo. Bisogna pensare come ci sono le rapine nel mondo reale, anche nel mondo virtuale esistono queste realtà. Il problema è che se le autorità intervenissero, arriveremo al punto che ci sarebbe la censura, e l’organo di controllo che stabilirebbe cosa è satira e cosa no, non avrebbe la sensibilità di capire i doppi sensi. Molto spesso una battuta di classe, diviene fake news se è assorbita attraverso l’ignoranza.
Perciò secondo lei quale sarebbe la strategia ideale per combattere il fenomeno delle notizie false?
L’unico modo sarebbe limitare il numero di notizie fruibili per gli utenti, così tornerebbe il concetto di avere poche cose e quindi leggerle. Quante volte ci capita di mandare avanti una canzone sull’MP3, salvo ascoltarla quando capiterà in radio. Sono le possibilità riferite ad un evento che cambiano la nostra percezione rispetto all’evento stesso. Soprattutto occorrerebbe buona volontà perché probabilmente le fake news sono un prodotto che non si può fermare. Su internet, il cervello torna ad uno stato primordiale, perché è tutto facile da ottenere quindi senza fare sforzo pilucchiamo la verità. Come passassimo con un aliante sopra alberi di ciliegie, mangiando solo la cima, senza sapere che magari quelle più in basso sono più grandi e più gustose.
Ultimamente sul web stanno circolando dei video fatti da persone che si definiscono troll. I troll più famosi sono Mirko Bortolotto e Gian Marco Saolini (che è diventato una star del web) e quest’ultimo posta molto spesso contenuti che fanno milioni di visualizzazioni. Secondo lei quali sono i motivi che spingono loro a fare ciò? E soprattutto cosa ne pensa del loro operato?
Probabilmente Saolini ha iniziato scherzando. Poi ha visto il numero delle visualizzazioni ed ha capito come ci potesse essere un interesse. Quello che penso io è che il benessere che ha ricevuto ingannando le persone, gli si ritorcerà contro perché noi italiani siamo bravi a donare l’affetto, ma lo siamo altrettanto nel condannare pesantemente chi ci ha raggirato. Dal canto mio posso dire che vado ulteriormente orgoglioso di quello che faccio, non ho mai preso in giro nessuno tantomeno i miei autori che ringrazio.
Quanti autori fanno parte della redazione de “La Refubblica”?
Sono 6: Dennis Laratta, Yves Tsimba, Daniele Guerriero, Matteo Facenna, Roberto Ranieri e Belial Throne. Altre persone danno il loro contributo permettendoci di sviluppare nuovi prodotti e soprattutto aumentare la visibilità del sito.
Avete dei progetti futuri?
Crediamo sarebbe utile un tg satirico, dalla accezione di testata autorevole. Successivamente con una delle fake news per spiegare alle persone il perché avrebbero potuto credere che fossero vere. Una cosa molto breve, sono concetti estremamente pesanti. L’idea sarebbe quella di fidelizzare le persone e non spaventarle. La cultura va usata come una sciarpa morbida, non come uno stiletto con cui punzecchiare e pavoneggiarsi
Caro Alex. La ringrazio per la splendida intervista. Abbiamo parlato di concetti molto importanti e abbiamo potuto toccare con mano il vostro modo di concepire la satira: ovvero un modello di fare l’informazione apartitica, pungente, sarcastica e che stimola il lettore a farsi un’idea sul modo di vedere le cose. Sappiamo molto bene che il mondo dell’informazione è in ginocchio, e perciò è difficile fare informazione (specialmente per la satira); però il suo giornale è un faro di riferimento, e molto probabilmente si parlerà molto di voi. Noi de “L’ Ingrato” ti ringraziamo per la splendida intervista e vi auguriamo il meglio.
Grazie a voi per l’interesse verso il mio lavoro, sono solo il migliore degli strilloni: la vostra informazione critica stimola parecchio. A presto
Considerazioni finali
In un mondo dell’informazione, dove la censura è rappresentata in primis dalla scarsità della qualità dell’informazione ,è bene dire che fortunatamente ci sono persone che hanno a cuore la missione dell’informazione, quella vera. Speriamo che l’intervista ad Alex Cavalieri de “La Refubblica” (qui il link per visitare il sito) vi sia piaciuta e auspichiamo che i temi di cui abbiamo parlato verranno approfonditi da quante più persone possibili. Oltre a parlare della qualità dell’editoria (ovvero di chi scrive) è bene parlare anche della qualità del pubblico (in questo caso dei lettori poiché le fake news diventano virali grazie all’ingenuità delle persone). Si spera che tutto questo stimolerà un dibattito molto acceso poiché solamente attraverso il senso critico è possibile migliorare le cose.
Cosa ne pensi di questa intervista? Ti sono piaciuti i temi proposti? Diccelo con un commento e supportaci mettendo un “mi piace” alle pagine Facebook “L’Ingrato” e “L’Ingrato sul territorio”.
Marco Galletti