I GRILLINI DI SALVINI
Che giorno questo giorno!
Oggi si potrà finalmente andare a testa alta a sfottere gli amici “grullini”.
Oggi cade il loro tanto sbandierato “uno vale uno” o se preferite oggi la loro dignità, già inesorabilmente compromessa definitivamente muore!
Ma la cosa che conta di più è che questi individui “senza macchia e senza paura” null’altro son che caballeri di sventura che da sinistra a destra brandiscono la lama per salvar l’onore della poltrona.
Salvo è dunque Salvini e con lui anche i lor stipendi e scranni.
L’imbarazzo è già cosa passata per chi nulla ha da far nella giornata!
Ed ecco a voi “Salvo salvino” vero credo del grillino.
Si addormentano leoni (da tastiera) e si svegliano carne da cannone!
Una audace introduzione che costoro non si meritano, da sempre servi di salvini si manifestano finalmente per quello che sono.
Falsi imbonitori di masse idiote, iniqui contestatori al soldo di potenze straniere, prezzolati impiegati del falso e del ridicolo.
Eccoli dunque i grandi conquistatori dell’italico volgo, i mitici rivoluzionari de noialtri, i revisori della politica, i seguaci della “giustizia”.
Eccoli manifestarsi nelle loro vere sembianze, quelle di placidi gattini arruffati pronti a tutto per una ciotola di lattino, ma a ben guardare forse gatti non sono ma ratti.
Ratti di fogna buoni solo a portar peste ed altre piaghe, degni solo di scomparire, di perdersi tra le pieghe della nostra nefanda storia politica.
Meglio dell’onore v’è l’impunità, quella impunità che salvini in un primo momento non desiderava, audacemente si proponeva di porsi come ogni uomo al cospetto della giustizia.
Ma il coraggio è cosa per pochi, la paura fa’ 90 e quindici anni di probabile gabbio non sono certo allettanti.
Ed ecco l’amico grullino correre in aiuto dell’alleato, pronto a cedere quel nulla di onore che ancora possedeva per salvare capra e cavoli.
Il ministro dal canto suo è ben felice di essersi evitato un processo che con ogni probabilità ce lo avrebbe finalmente tolto dalle palle ma questa vittoria gli costerà cara.
La classe media non vede di buon occhio i vigliacchi ed il suo comportamento ha reso a tutti palese la sua inettitudine, la sua pavidità.
Egli è un pusillanime? Eppur ce lo vendono come fosse un eroe.
Forse i nostri tempi e le nostre genti sono ormai così volgari e compromesse che egli è proprio l’eroe che ci meritiamo.
Un eroe del popolo, e che possa un giorno il popolo giudicarlo.
Christian Longatti
Andrea Gunetti