POCHE PALLE, ABOLITE LA DEMOCRAZIA
Mentecattismo senza “limitismo”, ecco la parola d’ordine delle compagini governative per l’anno in corso.
Libero sfogo a dichiarazioni sparate a raffica su social e tv alla disperata ricerca di consenso ed approvazione, una vera vergogna per chiunque abbia ancora l’ardire di considerarsi un essere pensante, mole di fango versata su libere menti ad esclusivo appannaggio di mediocri ed ignoranti.
E di ignoranti nel mondo ce ne sono ultimamente decisamente troppi.
Lo dimostrano gli indici di share di programmi come Sanremo 2019 creati per catalizzare l’attenzione, distrarre le masse, intontire gli animi già persi in vite ottenebrate da piattezza e disagio.
In seguito alla vittoria, in questa edizione, del “cantante” Mahmood sui social si è scatenato un putiferio.
Uno scannatoio mediatico, pro e contro, insulti, volgarità, frasi razziste, mediocrità, schifo e vergogna.
A noi Ingrati la “canzone” di Mahmood fa schifo, così come ci fanno schifo anche le altre “canzoni” cantate a Sanremo quest’anno.
Siamo incuranti della polemica, trita e ritrita, legata ai meriti della vittoria dell’uno piuttosto che dell’altro.
Sempre merda è.
Dimostrazione che questo programma è l’ennesima presa per il culo, da sempre contestati e contestatori si affannano per sostenere le loro parti e a suon di voti pagati si aggiudicano una vittoria di Pirro.
Chiamatelo televoto o democrazia ma il risultato è sempre lo stesso, il popolo non vince mai.
La verità popolare è sempre e giustamente messa in secondo piano, d’altronde che senso avrebbe rispettare un’utenza che ha mandato al potere Salvini ed i 5 stelle e che vive nell’illusione che la loro scelta sia una vittoria gentista e non una strategia globale.
Aboliamo quindi e prontamente ogni forma di democrazia, rendiamo questo mondo finalmente limpido e chiaro, definiamo pesi e poteri affinché nessuno possa più arrogarsi il diritto di credere in idioti e pregare falsi idoli.
Una società finalmente libera di essere unita ed evoluta, inevitabilmente conscia del suo limite genetico e delle sue tare intellettive, prona a satana, unico vero signore e vincitore di ogni elezione mondiale.
(Satana in ebraico “Satan” si usa per indicare sia i propri nemici e avversari di guerra che politici israeliti e stranieri, meditate idioti)
Christian Longatti