PRISON BREAK: MA QUATTRO STAGIONI NON BASTAVANO?
Ci sono delle serie tv in grado di rivoluzionare il genere nel quale, per comodità o convenzione, vengono catalogate. E’ il caso di Prison Break, serie tv che mescola una fantapolitica che non si discosta troppo dalla realtà e azione adrenalinica. La prima stagione è stata in grado di ridefinire i canoni delle serie tv di azione, andando a portare una ventata di aria fresca ad un genere che gli amanti dei telefilm hanno visto nel tempo declinato in tutte le sue possibili varianti e rimane quella ad aver fatto più breccia tra gli appassionati di Prison Break.
Gli ingredienti del successo di questo serial tv sono molteplici. Prima di tutto l’amore fraterno che lega i due protagonisti, i fratelli Michael Scoffield (il quale ha mantenuto il cognome da nubile della madre) e Lincoln Burrows, ovvero i due veri protagonisti del telefilm. Lincoln viene accusato ingiustamente dell’omicidio di Terence Steadman, fratello del vicepresidente degli Stati Uniti.
Inevitabilmente viene ritenuto colpevole e condannato a scontare la pena di morte presso il carcere di massima sicurezza di Fox River. Si scoprirà che il padre dei due fratelli, Aldo Burrows, era un ex impiegato che minaccia di rivelare tutti i sporchi segreti della Compagnia, organizzazione governativa segreta in grado di arrivare dovunque e a chiunque. Per farlo uscire allo scoperto ed evitare la divulgazione di questi dati La Compagnia decide di fare leva sul figlio Lincoln. Ben presto i due fratelli scopriranno di dover lottare contro i giochi di potere della Compagnia.
Suo fratello Michael è un brillante ingegnere edile che, pur di aiutare il fratello innocente e scoprire la verità riguardo questa vicenda, rapina una banca con il preciso intento di farsi arrestare nella stessa prigione nella quale è recluso il fratello e potergli così restare vicino.In seguito si scoprirà che Scoffield è stato tra coloro che hanno realizzato il carcere nel quale sia lui che il fratello sono detenuti.
Ancora più brillante è l’idea avuta da Scoffield di tatuarsi su tutto il corpo la piantina dell’intero istituto di correzione per poter preparare un astuto piano di fuga e potersi così muovere in maniera più agevole all’interno del penitenziario di Fox River. Molto interessanti sono i vari personaggi che affiancheranno i protagonisti nel corso delle cinque stagioni che (attualmente) caratterizzano la serie, ognuno con un preciso contorno psicologico e importante a suo modo per l’andamento della trama.
Degna di nota è l’interpretazione dei poliedrici attori Robert Knepper e William Fitchtner, rispettivamente interpreti del criminale Theodore “T- Bag” Bagwell e dell’agente dell’FBI Alexander Mahone. Sia Knepper che Fitchtner sono stati in grado di dare vita a due personaggi dalla morale assai discutibile, dove il bene e il male ha lasciato il posto a decisioni prese per puro rendiconto personale.
Prison Break è quindi una serie dal grande potenziale narrativo, capace di godere ancora oggi di un sincero successo. Per tale motivo a distanza di sette anni da quella che era ritenuta la conclusione della serie tv, il canale televisivo americano Fox ha annunciato di voler realizzare una nuova e quinta stagione dello show composta da nove episodi e che narrano gli eventi dei protagonisti della serie a sette anni di distanza dal sorprendente finale. Un telefilm certamente da recuperare, per poter apprezzare come l’astuzia umana sia un’arma capace di infinite possibilità.