FLOYD MAYWEAHTER JR., IL PUGILE MILIARDARIO
Floyd Mayweather Jr. fa parte di quella schiera di atleti che ha avuto il destino segnato fin dalla più tenera età. Figlio di Floyd Mayweather Sr. e nipote di Jeff e Roger Mayweather non poteva che avere la Nobile Arte insita nel suo corredo genetico. Ma non tutto è stato rose e fiori. Il ragazzo possedeva un talento innato ma era sottoposto a degli allenamenti estenuanti da parte del padre, il quale non era solito portalo al cinema o al parco a giocare come facevano tutti gli altri padri con i loro figli.
Mayweather Sr. chiudeva il figlio in palestra e lo sottoponeva a delle sessioni di allenamento estenuanti, al limite dell’inverosimile. E, come ricorderà in seguito Floyd, non era ammesso fermarsi o mostrare segni di cedimento. La pena erano le frustate, quelle vere. Se in tutto questo inserite un contesto famigliare alquanto difficile in cui lo zio materno di Floyd sparò alla gamba del padre per mettere fine ad una controversia mentre sua madre era solita fare uso di eroina, il pugilato per questo ragazzo ha davvero rapprsentato una via di salvezza.
Floyd Mayweather Sr. nonostante tutto aveva intuito fin da subito l’enorme potenziale e talento che aveva il figlio e lo allenava specialmente sulla tecnica difensiva, diventata uno dei tratti distintivi del suo pugilato. Tutto quel tempo passato in palestra ha fatto si che Mayweather Sr. fosse un pessimo padre ma un grande allenatore, capace di tirare su un campione dalle mille risorse. Mayweather Sr. insegnò al giovane Floyd i segreti dell’arte difensiva, facendolo diventare uno dei massimi esperti moderni di quel movimento di difesa noto come Shoulder Roll.
Il Shoulder Roll (o rotazione della spalla) consiste nell’effettuare un movimento perpetuo e rapido delle spalle che, in posizione ravvicinata con l’avversario, permette di schivare ed ammortizzare la maggior parte dei colpi, anche quelli più pesanti. La capacità di Floyd di eccellere in questo tipo di tecnica gli ha permesso di scendere dal ring dopo ogni suo incontro con il viso pressochè intatto da ogni colpo, sintomo di una difesa allenata e studiata in maniera maniacale in fase di allenamento. Da questo fatto deriva uno dei suoi tanti appellativi, ovvero Pretty Boy.
Il giovane Floyd dedica anima e corpo alla boxe, arrivando ad avere una carriera dilettantistica che lo porterà nel 1996 a calcare il ring delle Olimpiadi di Atlanta dove riuscirà ad ottenere una medaglia di bronzo. Dopo questa esperienza decide di passare al professionismo, riuscendo a costruirsi una carriera di tutto rispetto aggiudicandosi per ben sei volte la cintura di campione mondiale in cinque categorie di peso differenti, in un lasso di tempo che va dal 1998 al 2013.
Nel corso della sua prestigiosa carriera da professionista Mayweather Jr. ha incrociato i guantoni con alcuni dei pugili più abili e forti della boxe moderna tra cui il campione italo-canadese Arturo Gatti, Zab Judah, Oscar De La Hoya, Miguel Cotto, Ricky Hatton, Juan Manuel Marquez, Shane Mosley, Victor Ortiz e Manny Pacquiao.
Proprio con quest’ultimo ha dato vita nel 2015 a quello che è stato definito come L’incontro del secolo. Il match creò grandissima aspettativa tra gli appassionati e gli addetti ai lavori della Nobile Arte in quanto si affrontavano due dei pugili migliori della boxe moderna: da una parte Pacquiao, campione mondiale in otto categorie di peso e dall’altra Mayweather, campione imbattuto in cinque categorie di peso.
Dopo questo match Mayweather si è ritirato, appendendo i guantoni al chiodo raggiungendo e superando il record inarrivabile di longevità agonistica detenuto fino ad allora da Rocky Marciano. Ma è stato ancora in grado di stupire, disputando un incontro con il campione UFC Conor McGregor che ha segnato il debutto da parte del marzialista nel mondo della boxe, creando attorno al match un vorticoso giro d’affari di svariati milioni.
Come contraltare di una carriera che è tutt’ora oggetto di studio da parte di appassionati e addetti ai lavori per l’intelligenza tattica con i quali affrontava i suoi incontri, Floyd fuori dal ring ha sempre dimostrato un comportamento sopra le righe. Grazie al suo talento e alle borse in palio guadagnate nel corso degli incontri in breve tempo Mayweather Jr. è diventato uno dei pugili più ricchi della storia e non era cosa insolita veder girare su internet alcuni video che lo ritraevano intento a stipare milioni di dollari in borse o valigette, vantadosi dello stile di vita sfarzoso che poteva permettersi.
Al di la delle polemiche resta il fatto che Floyd Mayweather Jr. è stato senza ombra di dubbio uno dei pugili più tecnici che la boxe moderna potesse avere e il suo nome è ormai leggenda, facendolo entrare di diritto nella storia della Nobile Arte.