L’ITALIA E L’INFLUENZA

I politici nostrani, malgrado siano incapaci di formare un governo, si scagliano contro l’opinione dei media tedeschi che ci descrivono come scrocconi ed ignoranti.
L’opinione pubblica viene subissata di messaggi populisti ed irregimentata, almeno da un punto di vista descrittivo, in due macrocategorie: gli euroscettici e gli europeisti.
Soren Kierkegaard scrisse una frase che ben si adatta ad ogni periodo umano ed in particolare modo a questo: “Se mi etichetti mi annulli”.
Una curiosità che merita scrivere riguarda il trend topic politico di oggi: l’articolo 92 della costituzione.
Un picco incredibile che dimostra che la maggior parte degli elettori non ha la minima preparazione civica ed incuriosito dal guazzabuglio creatosi attorno alla figura di Savona ha cercato lumi sul più famoso motore di ricerca del mondo.
La Germania è la nazione trainante dell’economia europea, è un fatto e come tale va accettato, se non siamo noi a condurre questa alleanza c’è un motivo preciso che va’ ricercato nell’incompetenza e nel pressappochismo della nostra classe politica e dirigente.
L’influenza della Germania è quindi utilizzata a fini propagandistico-elettorali ed ostracizzata dai movimenti populisti che però si dimenticano che le loro casse sono finanziate da stati stranieri come USA e Russia, che da posizioni differenti concordano pienamente che il potere dell’Europa deve essere ridimensionato per poter nuovamente condurre i loro giochi in modo più semplice.
Ogni influenza dovrebbe essere evitata e gli scenari geopolitici, che da decenni ci vedono come uno dei campi di battaglia di una guerra di potere tra superpotenze dovrebbero insegnarci che niente è come ci raccontano questi fantomatici leader del populismo spinto.
La storia si ripete e purtroppo questo periodo mi ricorda il più nero dei momenti della guerra fredda, quando gruppi armati seminavano il panico tra la popolazione, l’unica differenza è che al posto delle armi oggi, queste pedine usano i media e la politica.

Christian Longatti
Andrea Gunetti

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