IL FIGLIO SOSPESO, un film di Egidio Termine
Abbiamo assistito ieri sera alla proiezione del film IL FIGLIO SOSPESO, una pellicola che narra la storia di un ragazzo alla scoperta delle sue radici familiari.
La trama è interessante ma costellata da molti , forse troppi, flashback che ne rendono poco chiaro il senso logico.
I valori umani che traspaiono però sono assolutamente condivisibili, potremmo sintetizzarlo con la classica massima Amor vincit omnia.
Un film che ci è piaciuto a metà ma che è riuscito nel suo intento, aprire uno spunto di dialogo e di riflessione con delicatezza, senza toni forti e mai volgari.
La centralità del rapporto con la madre riscoperta guida il giovane verso una nuova e più completa conoscenza di se stesso e lo traghetta verso l’età matura, dandogli la possibilità di prendere decisioni che prima non sarebbe stato in grado di compiere.
un difetto potremmo trovarlo nella mancata storia d’amore che avrebbe di fatto reso palese allo spettatore il nuovo “io” acquisito dal protagonista, completamente sdoganato ormai dalle paure adolescenziali che lo attanagliavano.