LA LEGA PER L’INDIFFERENZA DELLA PADANIA
La Lega cambia finalmente nome e Salvini dall’alto del suo dorato scranno ha deciso di chiamarla semplicemente “LEGA”.
Di quale lega si tratti però a nessuno è dato saperlo poiché le innumerevoli e discordanti dichiarazioni pubbliche del leader infelpettato hanno ormai reso impossibile ogni interpretazione.
L’unica cosa sicura è che questa lega non ha più nulla da spartire con il primigenio movimento che aveva infiammato gli animi di tanti abitanti del nordItalia, catalizzando l’attenzione dei movimenti autonomisti attorno alla figura quasi mitica di Umberto Bossi.
Oggi questo nuovo gruppo politico si stringe attorno ad un individuo di poco spessore culturale, dal goffo comportamento politico e dalle stravaganti abitudini dittatoriali, ama espellere chi lo contraddice, circondarsi di minus habeas e farsi selfie con qualsiasi sfigato del mondo digitale, appropriandosi delle disgrazie altrui per avere un minimo di visibilità ipocrita e blasfema.
In pratica la lega che si affaccia alle nuove elezioni altro non è che la bruttissima copia del grillismo, esasperato dai militanti saltati sul carro del vincitore per avere quegli effimeri tornaconti che tanto agognano.
Un movimento insomma di pagliacci, che in un paese qualsiasi avrebbero da tempo spedito a zappare la terra, rei di ammorbare l’aere con insani populismi sparati verso tutto e tutti ad alzo zero.
Ai federalisti che ancora conservano un minimo di dignità consigliamo di abbandonare questo cancro definitosi LEGA il prima possibile.
Fuggite sciocchi! Parafrasando il Signore degli Anelli.
Il ridicolo di Salvini è avere inserito la parola ‘premier’ nell’amorfo simbolo della ‘sua’ Lega. Un termine improprio per i Padani ma anche per gli Italiani, a riprova del gioco sporco del ‘felpato’ fascio-populista, che ha rinnegato una bella Storia per tentare di salvare i quattrini della appropriazione indebita di Belsito e amici.