IRRUZIONE FASCISTA COI GUANTI BIANCHI
Amici ingrati, la notizia del 29 Novembre, che i media nostrani ci hanno propinato riguardo l’irruzione dei fascisti durante l’assemblea plenaria della rete “Como Senza Frontiere” ha dell’incredibile.
Si potrebbe veramente incominciare a ridere solo guardando il filmato, ma prima di tutto è necessario fare un po’ di chiarezza descrivendo i fatti.
Il 28 Novembre, una decina di persone della associazione culturale Veneto fronte skinead, sono entrate nella sede della Como Senza Frontiere, una associazione che si prefigge di aiutare, raccogliendo sotto il suo cappello altre associazioni e strutture, i migranti che corrono rischi terribili nel tentativo di raggiungere l’agognata Europa.
Hanno trovato il direttivo della associazione seduto attorno ad un tavolo, si sono disposti ai lati della stanza, hanno letto un brevissimo comunicato, hanno salutato e se ne sono andati chiudendo anche la porta.
Che Paura!!!!! i razzifascisti hanno obbligato i poveri amici del migrante ad ascoltare un breve comunicato.
Che terrore!!!! I razzifascisti hanno fatto violenza ai padiglioni auricolari dei presenti offendendoli con termini quali: patria, popolo, giustizia.
Che vergogna!!!!! I razzifascisti hanno violentato il termostato della stanza, abbassando la temperatura di qualche grado, causando profondissima angoscia nei presenti.
Ma per favore… ma chi volete prendere per il culo.
Sapete cosa vediamo noi? Un’occasione di dialogo persa.
Potevano benissimo sedersi tutti insieme e ragionare per capirsi, valutare e discernere le problematiche e le possibili soluzioni, come di norma si fa tra gente civile.
Impossibile, erano tutti troppo schierati dietro alle loro “verità” e non potevano capire, poveretti, che tutti loro in quella stanza sono vittime squallide di un sistema che ci vuole divisi, arroccati su indifendibili posizioni, chiusi nel nostro piccolo mondo in cui crediamo di essere re.
E quindi direi che hanno fatto bene i giornali ad usare la notizia a scopo mediatico, lo fanno per soldi e pecunia non olet.
La colpa non è loro, vi dicono quello che volete sentire, per vendere copie, farvi scannare sui social, molto semplice vi usano come consumatori.
Siamo disgustati poiché sappiamo che la colpa è vostra, lettori infami, che credete in verità inique poiché vigliacchi quali siete non potreste vivere in un mondo in cui la verità dipende dalle vostre scelte.