SICILIA, IL GIORNO DOPO
Finalmente, malgrado l’estenuante spoglio elettorale che ha richiesto tempi degni di una impresa biblica, sappiamo che Nello Mesumeci ha raggiunto il 39,80% delle preferenze.
L’analisi post elettorale è a dir poco terrificante, solo il 46,76% degli aventi diritto si è recato alle urne, questo dato ci fa capire senza ombra di dubbio che l’elettorato è disgustato dalla classe politica, non si sente rappresentato e che preferisce occuparsi di faccende personali piuttosto che sprecare anche solo mezz’ora per esercitare il suo diritto/dovere di cittadino.
I grillini , al 34,6% staccati di ben 12 punti, astiosi come sempre, minacciano ricorsi sputando sentenze, come sempre acquartierandosi dietro a frasi fatte ed incoerenti con le loro politiche nazionali e locali, pare sospettino brogli elettorali e sono tutti d’accordo di trovarsi al centro di un terribile “GOMBLODDO”.
Il PD con il suo candidato Fabrizio Micari perde male con il 18,6% ma già si sapeva, infatti Renzi aveva preferito interrompere la sua campagna elettorale sul territorio non appena resosi conto del forte scompenso che ci sarebbe stato alle urne.
La destra ha vinto quindi, ma quale destra?
Facciamo un rapido esame delle preferenze ottenute dalla coalizione, Forza Italia, stravince con il 16,40%, merito di una breve comparsata di Silvio Berlusconi.
Popolari ed autonomisti raggiungono il 7,10% ottimo risultato per un partito di appoggio.
Rete democratica ed UDC, si attestano al 7% mentre la lista DIVENTERABELLISSIMA raggiunge addirittura il 6%.
Fratelli d’Italia e noi con salvini si dividono un risicatissimo 5,6% e considerato che il partito della Meloni è sempre stato piuttosto ben piazzato in terra siciliana ci chiediamo quale ridicola percentuale abbia reso l’imponente campagna di comunicazione del felpetta nazionale.
Una clamorosa sconfitta quindi per i salviniani che hanno pagato a carissimo prezzo la strategia che il loro leader ha imposto, annientando il suo partito per buttarsi a capofitto nella conquista dello stivale italico, stivale che li ha presi puntualmente a calci.
Il Pd d’altro canto non ha timore di rifarsi in altre regioni, in vista delle prossime elezioni nazionali.
I grillini si leccano le ferite, attoniti, increduli di aver perso una simile occasione.
D’altronde i disastri delle loro amministrazioni devono aver spaventato non poco i cittadini siciliani che hanno come sempre scelto il male minore.