IL DOVERE MORALE DI AIUTARLI A CASA LORO.
E’ di ieri la notizia che Matteo Renzi ha pubblicato una grafica indicante un messaggio assolutamente interessante da un punto di vista politico e sociale.
In esso possiamo leggere: “Noi non abbiamo il dovere morale di accogliere in Italia tutte le persone che stanno peggio. Se ciò avvenisse sarebbe un disastro etico, politico, sociale e alla fine anche economico. Noi non abbiamo il dovere morale di accoglierli, ripetiamocelo. Ma abbiamo il dovere morale di aiutarli. E di aiutarli davvero a casa loro.”
Questo è semplicemente un estratto dal suo libro in fase di pubblicazione, tuttavia è indicativo di come la sinistra italiana si stia finalmente evolvendo, andando a comprendere e promuovere tematiche di ampio respiro, usualmente attribuite ai movimenti di destra ma che ad oggi ben si possono adeguare anche al movimento renziano, che sempre più si delinea come un maxi partito altamente qualificato, in termini di appoggi e competenze, ad ampio respiro politico ed in grado di abbracciare tematiche care sia alla sinistra che alla destra storiche.
Un partito funzionale quindi alla stabilità strutturale della zona Italia, in grado di influenzare eventualmente anche le politiche europeiste ed imporsi con decisione ed aggressività (cosa che Matteo Renzi è assolutamente in grado di fare) nel panorama nazionale, rendendo obsoleti ed iniqui i vecchi partiti legati a stereotipi politici ormai desueti.
Con la pubblicazione del post Matteo Renzi si è assunto un rischio importante ma era ora di valutare nuove strade e visioni diverse a quella attuale che ci costringe ad una crescita risibile non in grado di sostenere efficacemente le necessità economiche di una nazione un tempo fiorente e di cui adesso rimangono solo vestigia diroccate.
Il post è stato cancellato dopo poche ore ma il messaggio, grazie alla rete, (strumento che Renzi sa usare con disinvoltura ed efficacia) era ormai di dominio pubblico.
Un colpo a segno dunque, sopratutto in relazione alle reazioni esagitate dell’opposizione, nella fattispecie di Salvini, che rendendosi conto che a fronte di un’apertura del genere la sua figura politica avrebbe subito un calo di consensi ha immediatamente attaccato Renzi.
E’ indubbio che da sempre il leader leghista abbia nel suo arsenale di populismi la lotta all’immigrazione, tuttavia un conto è se a dirlo è un’opposizione scarsa ed in ultima analisi inefficace ed un’altro se invece viene detto dal partito di governo.
In quanto uomo d’opposizione Salvini avrebbe dovuto essere più che felice dalla dichiarazione di Renzi, approfittando dell’apertura per cercare una via democratica per risolvere la problematica dell’immigrazione in Italia, egli invece ha preferito, con buona pace dei suoi elettori, ribadire che solo lui aveva il diritto di dire quella frase, che solo lui era l’autentico anti immigrazionista.
Ebbene si, Salvini, sei proprio tu l’autentico anti immigrazionista, bravo, ed ora che le porte di governo si stanno lentamente chiudendo davanti a te ti rimane solo la soddisfazione di poterti arrogare tale carica.
Il popolo tuttavia necessita di soluzioni, e le soluzioni giungono da chi ha il potere e la forza di governare.