LA GUERRA NON E’ UN PARCO GIOCHI

Ennesimo stucchevole tentativo buonista di inorridire la platea mediatica con i soliti poveri bambini morti, che palle.
Fatevele due domande e datevi pure due risposte, in guerra si muore, è normale e le guerre hanno lo scopo di sterminare il nemico.
le maggiori religioni del pianeta che si basano sull’antico testamento sanno bene che per far felice Yahweh era necessario sterminare donne, bambini ed animali del popolo attaccato. (Va’ dunque e colpisci Amalek e vota allo sterminio quanto gli appartiene, non lasciarti prendere da compassione per lui, ma uccidi uomini e donne, bambini e lattanti, buoi e pecore, cammelli e asini» 1Samuele 15,1-26 versetto 3)
Ma quanti bambini ci sono in quelle terre martoriate da anni di guerra? Vi sembra sensato che i residenti vivano ancora nelle città costantemente sotto la minaccia di bombardamenti, cecchini, truppe sbandate in cerca di prede, giornalisti d’assalto, campi minati ed altre mortali attrazioni?.
Senza viveri, acqua, senza legge e senza ordine? quando basterebbe spostarsi di qualche chilometro per accedere ai campi profughi internazionali della croce rossa?
In genere durante un conflitto c’è sempre una fazione più debole, e, quando questa è priva di scrupoli usualmente utilizza il popolo per farsi scudo, sopratutto i bambini, che vengono ricollocati presso installazioni militari strategiche per dissuadere il nemico ad interventi mirati e distruttivi.
Giusto quindi bombardare anche a costo di vittime tra la popolazione civile poiché se questi ignobili criminali capiscono che è sufficiente uno scudo umano a loro protezione, continueranno ad usare questa strategia in quanto per loro la vita umana non ha valore.
Il sacrificio di pochi bambini ha quindi lo scopo di salvarne molti di più, purtroppo la guerra non si fa con i guanti bianchi.
Polemiche sul gas e su armi di distruzioni di massa ci fanno ridere, sopratutto considerando che l’economia italiana si salva forse solo grazie alle esportazioni di armi e mine antiuomo di cui siamo i maggiori produttori del mondo, ben venga allora qualche lira per ridare luce alla nostra economia.
E peggio mi sento a leggere le polemiche altisonanti dei media statunitensi filoeuropeisti scandalizzati per l’uso di armi di distruzione di massa, quando i primi a sperimentarle sono stati proprio loro a Hiroshima e Nagasaki sterminandone la popolazione.
La buona guerra è quella che finisce prima di iniziare, con un’arma così potente da annientare il nemico nei primi 15 secondi.
Tanto la storia la scrivono i vincitori, e dei morti non gliene frega niente a nessuno.

Christian Longatti
Andrea Gunetti

Un pensiero riguardo “LA GUERRA NON E’ UN PARCO GIOCHI

  • 5 Aprile 2017 in 3:14 pm
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    Se la tua forza è sufficientemente devastante, o le tue parole convincenti da evitare la guerra allora hai vinto su tutta la linea. Ma quando le circostanze rendono il conflitto inevitabile devi sapere che, anche se alla fine sarai vittorioso, comunque qualcosa avrai perso; in primo luogo parte della tua umanità. Se devi combattere, fai di tutto perché le operazioni siano il più breve possibile perché “il valore delle operazioni militari risiede nella vittoria, non nel temporeggiare” (cit. Sun Tzu). La guerra è il primo cavaliere dell’ Apocalisse, pretendere di trovarci qualcosa di nobile o etico è assurdo tanto quanto farsi il bagno una vasca vuota per non bagnarsi.

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