QUEI 49 MILIONI CHE SALVINI NON VUOLE PROPRIO RESTITUIRE

Domani ogni leghista dovrebbe vestirsi di nero e spargersi il capo di cenere. 

Domani uno dei partiti più longevi della storia repubblicana del paese: la lega Nord, tradita, calpestata, traviata nei suoi ancestrali valori ed infine sottoposta a scandali vergognosi morirà definitivamente.

Domani infatti durante il congresso federale si deciderà come accoppare questo animale politico che ormai per salvini è solo più un peso di cui si vuole disfare, non senza però approfittare dell’opportunità di fare qualche gioco sporco.

Persone informate dei fatti per nulla vicine alle posizioni salviniane ci hanno contattato per descriverci quello che pare essere l’idea di salvini e dei suoi leccapiedi.
Una tecnica vecchia come il mondo permetterebbe a salvini di disfarsi dell’onere di restituire agli italiani quei 49 milioni di euro che la magistratura aveva a suo tempo “dimenticato” di sequestrare lasciandoli a disposizione di Maroni prima e di salvini poi.
Danari che ovviamente sono spariti e che la dirigenza attuale non ha alcuna intenzione di restituire.

La scissione de facto del partito Lega per salvini premier dalla lega Nord è pare una decisione già presa, il problema è trovare qualcuno così legato alle radici del movimento da accaparrarsi l’onere di restituire questi fantomatici 49 milioni.
L’occhio luciferino di salvini osserva Umberto Bossi e le sue parole mielose e le false promesse tentano di convincerlo ad accettare la presidenza di questa lega Nord che rimarrebbe solo un contenitore pieno di debiti svilito da anni di malagestione e promesse infrante.

Umberto nicchia, il suo amore per la sua prediletta creatura è infinito, anche dopo lo scempio che salvini ha saputo fare con gli antichi ideali di secessione e di identità del nord.

Umberto Bossi però può ancora contare su amici leali che si rendono conto che acquisire la carica di presidente di un movimento al collasso non sarebbe una mossa intelligente, a meno che non si cerchi con questa mossa di restituire a salvini una sonora bastonata politica con qualche sottile e ricercata manovra legale.

Una cosa è sicura, voleranno strali in casa lega e domani se ne vedranno delle belle.

Daltronde come diceva Andreotti a pensar male si fa peccato ma spesso ci sia azzecca. 

salvini è infatti il segretario di un partito di estrema destra nazionalista ed uno di sinistra federalista.
Spiegazioni politiche non ce ne sono ma quelle economiche sono davvero inquietanti.
Che voglia fare una bad company?

 

Christian Longatti

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