L’AFFAIRE DELL’MGP BASSA BERGAMASCA FA TREMARE LA LEGA SALVINIANA

Una notizia prontamente celata dopo un breve passaggio sui media può di fatto rappresentare la chiave di volta di un castello di carte ormai disgregato.
Dalla presa di potere del felpetta, noi Ingrati abbiamo sempre sostenuto che la Lega federalista e secessionista sarebbe presto morta e così è stato.
Quelli che un tempo erano ritenuti comuni e solidi ideali si sono rivelati per quello che erano: marketing, un bellissimo ideale introdotto per catalizzare l’elettorato intorno ad un idem sentire e di condurre un movimento politico alla soglia del potere.
La festa è finita, non c’è più spazio per gli ideali.
Ormai bastano promesse, poltrone, favori…
Nessuno organizza più un gazebo se non ha una “patente di nobiltà” salviniana tra le mani.
La libertà di espressione, su cui si basa il liberale pensiero moderno, è ormai solo più un costoso soprammobile impolverato che genti mediocri assurte al “potere” con la menzogna e con vili promesse espongono nei loro salotti “bene” a vantaggio degli idioti che ancora ci credono.
Abbiamo intervistato Carlo Caldara, uno degli ex appartenenti della MGP della Bassa Bergamasca, diciamo ex poichè hanno diffuso un documento in cui sciolgono il loro movimento ormai tradito dall’attuale linea politica salviniana.
Giovani che, per anni, hanno dato l’anima ad un movimento politico che non solo li ha traditi ma che adesso li disconosce così come disconosce tutti gli ideali per cui lottavano.
Caldara ci rivela che, non riconoscendosi più negli ideali politici centralisti del movimento salviniano, con sommo dispiacere, hanno preso la decisione di abbandonare come un sol uomo il movimento del felpetta lasciandolo di buon grado nelle mani della nuova dirigenza, rea di aver sacrificato gli ideali primigeni di indipendenza sull’altare del potere.
Impossibile riconoscersi in tutto il contensto che si è venuto a creare dopo la presa di potere di salvini, sentirsi additare come traditori dopo anni di fedele militanza, anni in cui ogni energia è stata spesa al fine del raggiungimento dell’indipendenza della Padania.
Tutto questo è finito, polvere, cenere, ossa bruciate di militanti attoniti che rivolgono le loro orbite vuote verso l’uomo reo di aver distrutto uno dei movimenti politici più longevi degli ultimi anni.
Una mancanza di coerenza totale, generalizzata ed assoluta da parte di esponenti che un tempo difendevano a spada tratta l’ideale ed oggi come bravi kanniolini (cagnolini n.d.d.) leccano la mano al loro nuovo padrone.
“La risposta a tali infimi comportamenti non poteva che essere la fuoriuscita da questo nuovo e strano movimento evidentemente creatosi esclusivamente a fini economici.
Non per non aver ottenuto ruoli o poltrone che non abbiamo mai voluto, ma per coerenza, quella coerenza per cui noi combattiamo e per cui continueremo a combattere. Infatti non ci fermeremo, continueremo a nostro modo a sostenere quegli ideali traditi che ci legano e ci spronano ogni giorno a migliorarci.
Noi non facciamo come quelli che si fregiano di essere indipendentisti e rimangono in Lega per motivi che è meglio che rimangano ignoti, noi con la Lega non abbiamo più niente a che fare”.
E tal proposito la nostra attenzione si è focalizzata su un giovane salviniano di Torino, conosciuto per le sue posizioni secessioniste che però ancora alberga sotto la protrettrice ala del felpetta, Carlo Emanuele Morando.
E’ stato difficile ricavare delle informazioni da questo soggetto in quanto abbiamo dovuto permettergli di sfogare il suo astio nei confronti della nostra testata per quasi cinque minuti. Lo capiamo, in quanto antipopulisti e democratici la nostra posizione è opposta alla sua e questo non gli va giù.
Alla fine della solita litania salviniana contro la stampa cattiva rea di non avere una linea editoriale coerente e corretta (con chi solo loro lo sanno) e che ama distorcere le informazioni per i suoi sporchi tornaconti ( e noi ci andiamo a nozze) alla fine ha parlato.
Riproponiamo pedissequamente parola per parola quello che ha detto al fine di evidenziare l’incoerenza sistematica e pericolosa insita nelle menti di chi da un lato inneggia alla Padania e dall’altra lecca la mano a salvini.
” L’unica cosa che mi sento di poterti dire è che questa è la dimostrazione migliore del fatto che da noi ci sono delle teste pensanti e non si lavora come dei soldatini.
Siccome è stato anche scritto che siamo dei lobotomizzati, che quello che viene detto dall’alto si esegue senza repliche, io credo che questa invece sia la dimostrazione che quelle parole li sono rancorose, prive di fondamento e che se una persona non si trova più bene ha tutta la legittimità di fare scelte differenti e di avere comunque il rispetto delle persone.
Se se ne va senza sputare nel piatto in cui ha mangiato, cosa che hanno fatto alcune persone, non vedo perchè dovremmo andare a caricarli a testa bassa”.

Non ci è proprio chiaro il concetto, è dunque possibile che la libertà nella Lega salviniana si limiti esclusivamente all’andarsene se non si è d’accordo?
E’ questo l’elevato spirito democratico che guida colui che vuol farsi guida del geografico stivale? Ma d’altronde noi lo sapevamo già, in quanto ci fu detto in Lega con salvini o fai quello che dice lui o fora dai ball.

Ricordiamo fin d’ora che offriamo a tutti la possibilità di una smentita su quanto abbiamo scritto offrendo questa possibilità anche ai salviniani.

Hank Cignatta
Christian Longatti
Andrea Gunetti

Un pensiero riguardo “ L’AFFAIRE DELL’MGP BASSA BERGAMASCA FA TREMARE LA LEGA SALVINIANA

  • 10 Aprile 2018 in 8:08 pm
    Permalink

    La nuova Rivelazione è IL GRANDE NORD , Politicamente Composto e Democratico . Questo Movimento GRANDE NORD è la NUOVA PROMESSA per chi Crede ancora nei Valori , e di Chi Rispetta la DEMOCRAZIA in GENERALE senza INCIUCI o RAGGIRI ma CONSAPEVOLE nel BENESSERE COMUNE per le FAMIGLIE e per i LAVORATORI . IL GRANDE NORD COALIZZA SOLO CON CHI LA PENSA COME LORO DANDO IL GIUSTO E BENEMERITO VIVERE HAI CITTADINI SOVRANI !!!

    Risposta

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