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La polizia di stato ci avvisa di una nuova categoria di MALWARE informatici che sfruttano l’emergenza ed il senso di
Leggi il seguitoLa polizia di stato ci avvisa di una nuova categoria di MALWARE informatici che sfruttano l’emergenza ed il senso di
Leggi il seguitosalvini è infatti il segretario di un partito di estrema destra nazionalista ed uno di sinistra secessionista.
Spiegazioni politiche non ce ne sono ma quelle economiche sono davvero inquietanti.
Che voglia fare una bad company?
Da quando salvini ha di fatto distrutto la lega nord trasformandola da partito federalista (che come citava il suo articolo 1: ha per finalità il conseguimento dell’indipendenza della Padania attraverso metodi democratici e il suo riconoscimento internazionale quale Repubblica Federale indipendente e sovrana ) abbiamo assistito a comportamenti alterni e ondivaghi nelle schiere che un tempo si professavano secessioniste.
Anche i bossiani di ferro che non sono stati espulsi sono giunti a più miti consigli diventando dei reietti o peggio dei leccaculo.
La cultura è una cosa complessa, la settorializzazione del sapere ci limita e caratterizza, facendoci entrare nostro malgrado in un recinto culturale in cui sentirci protetti ed attorniati di persone che condividono con noi un pensiero, una idea.
Noi ingrati schifiamo questa logica, non siamo armenti da pascere sui campi dell’idiozia ed a coloro che pretenderebbero di toglierci quel senso di superiorità che deriva dall’aver appreso ed accettato che i recinti sono solo per le bestie rispondiamo con un sonoro: “crepa”.
Una serie di incredibili valutazioni assolutamente al di fuori dalla realtà a cui purtroppo siamo abituati.
Se salvini fosse una persona comune, una di quelle che incontriamo al bar dove ogni tanto prendiamo il caffè sotto casa, sarebbe sicuramente uno di quelli che tutti prendono per il culo, uno di quelli che ha sempre la storiella pronta e che le spara talmente grosse che la gente gli offre da bere per ridere alle sue spalle, lo scemo del quartiere, lo zotico ignorante che si invita per pietà.
Ci ha raccontato per mesi un sacco di palle e adesso ci ha condannati a una “valle di lacrime”, eppure c’è ancora gente del ceto medio che gli corre dietro.
Mesi di promesse su abbassamento delle tasse, cancellazioni delle accise, riduzione dei reati e poi, per i suoi biechi interessi, ci ha scaricato nel cesso come fazzoletti usati.
In quest’anno speravamo di aver sentito abbastanza cazzate da potercele evitare almeno per un lustro ma invece a quanto pare c’è chi colto da improvvise necessità di protagonismo imita gli sproloqui del governo pentaleghista per involgarire ulteriormente il panorama delle proposte politiche della nostra vituperata nazione.
Leggi il seguitoTanto rumore per nulla e quadretti di infima volgarità umana sono il corollario di uno scisma politico che ha dell’inquietante.
A distanza di oltre un mese dal profondo rimpasto di governo si incominciano a delineare le posizioni dei vari saltimbanchi del circo politico nostrano.