SALVINI NON FA RIMA CON GRILLINI

Lui chiede cosa vogliamo, ebbene noi sappiamo cosa vogliamo, un’Italia che salvini non potrà mai rappesentare poichè non è in grado di capirne la profondità, la storia, la logica.
Non è in grado di immaginarne il futuro, non è in grado di sostenerne il peso.
Ecco sogno un mondo salvinifree, populism free, idiot free.

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SI PALESA IL SORDIDO DISEGNO LEGA / 5 STELLE

Noi Ingrati da tempo continuavamo a ripetere che votare la lega sarebbe equivalso a votare il pattume grillino.
La storia ci ha dato ragione, oggi i servi di salvini in parlamento hanno votato per la grillina Bernini, fregandosene bellamente del loro elettorato, che scopre oggi di essere stato tradito.

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L’OROLOGIO DI MILANO FA TIC TAC

L’ormai “vecchia novità” portata in campo dai 5 stelle nell’utilizzo del web a scopo propagandistico è è ormai sdoganata e altri mercificato hanno colto le potenzialità dello strumento, come ci suggerisce il “fenomeno” salviniano.
La gente non si informa più, questo era un dato di fatto anche nelle precedenti elezioni, ma attualmente siamo di fronte ad un nuovo strumento che semplicemente indottrina l’elettore trasformandolo in un lobotomizzato funzionale chiuso in un recinto ideologico foraggiato a dovere, a corrente continua da un fronte di informazioni paradossalmente a senso unico.

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M5S, IL MOVIMENTO DELL’ILLUSIONE

Nonappena i pentastellati comparvero sulla scena politica nazionale, guidati dai proclami altisonanti del loro mentore Beppe Grillo, ci rendemmo immediatamente conto che l’esperimento grillino si sarebbe concluso in breve tempo e malamente.
Le motivazioni di questa considerazione sono molteplici, lo scarso livello culturale degli eletti, le ideologie da setta che la Casaleggio & C imponeva ai suoi adepti, le regole interne assolutamente pazzesche, al limite dell’assurdo ed assolutamente discordanti con le intrinseche esigenze dell’essere umano.

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LUIGI DI MAIO: MACELLAIO DOGMATICO

Luigi di Maio: l’ incoerenza quasi svergognata (si potrebbe dire da “faccia di tolla”) del candidato in pectore di un movimento politico che tritava consensi sulla base della coerenza e della fermezza, di valori non negoziabili, ovviamente visti come una panacea dall’elettore stanco, deluso, avvilito, frustrato da anni di generale innettitudine della classe politica di governo.

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LEADERSHIP, MA DOVE VAI SE I SOLDI NON LI HAI?

L’obiettivo è capire se le idee possano essere condivise da persone che politicamente hanno l’ardire di schierarsi da una o dall’altra parte di una sempre più inesistente barricata, impostaci da politicanti da quattro soldi e mentecatti poltronari.
La domanda a cui dobbiamo rispondere è: ” A chi è destinata la leadership nel centro destra italiano?”.

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APPENDINO INQUISITA, ONTA PER SALVINI

E’ di oggi la notizia che il sindaco Appendino ed il questore Angelo Sanna, nonché il dimissionario Paolo Giordana hanno ricevuto un avviso di garanzia da parte della procura concernente i fatti di Piazza San Carlo.
Quando hai addosso il fetore della morte non basta neanche il distintivo di sceriffo per salvarti, ed a quanto pare inizia la stagione dei problemi per i grillini di torino.

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ODIATORI SERIALI, MINUS HABENS POLITICI

Dopo la assurda frase pronunciata da Angelo Parisi: “Se la tua legge sarà dichiarata incostituzionale ti bruceremo vivo, ok?” indirizzata contro Ettore Rosato, autore della nuova legge elettorale, si è scatenato un putiferio su social media.
Parisi è stato addirittura scelto dal candidato M5s alla presidenza della Regione Sicilia, Giancarlo Cancelleri, come futuro assessore ai Rifiuti in vista delle imminenti elezioni.

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PAOLO GIORDANA, FOTTUTO PER 90 EURO

Nei giornalazzi cartacei peninsulari si legge oggi che il braccio destro del sindaco Appendino, Paolo Giordana, si è dimesso a causa di un problema legato ad una multa, pare abbia intercesso per far si che un suo caro amico potesse evitare il pagamento di una contravvenzione.
Ha telefonato all’amministratore delegato di Gtt, Walter Ceresa per far si che eliminassero una multa ad un suo amico per la impressionante cifra di 90 euro, che sarebbero stato solo 25 se l’amico avesse deciso di pagare immediatamente.

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