ITALICO NERO, ALLA RADICE DEL GUSTO

Continua il viaggio de L’Ingrato all’interno del gustoso mondo dei sigari aromatizzati e, più in dettaglio, nella gamma degli Ambasciator Italico del Moderno Opificio del Sigaro Italiano. Questa volta la nostra mai paga curiosità ci ha portato a provare la variante Nero, all’aroma di liquirizia. Un aroma senz’altro inusuale che si caratterizza per il suo connotato fresco e giovanile.

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SLOW SMOKING, VELLUTATO GODIMENTO

Lasciate da parte ogni buonismo, ogni sentimentalismo e ogni forma di politically correct. Qui si parla della ricerca di uno stile di vita ben preciso, certamente per molti ma non per tutti. Di cosa sto parlando? Ma dello Slow Smoking, raffinato universo capace di offrire una stimolazione extrasensoriale immersiva come poche cose al mondo.

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ITALICO GIALLO SOAVE, L’AROMA CHE NON STONA

Negli ultimi tempi il sigaro sta tornando nuovamente in auge. Ne è una evidente riprova il fatto delle varietà di sigaro presenti sul mercato, oltre alla sempiterna certezza del Toscano. Fra questi uno dei brand che sicuramente sta attirando l’attenzione dei neofiti e dei fumatori più esperti è senza dubbio l’Ambasciator Italico, sigaro prodotto dal Moderno Opificio del Sigaro Italiano il quale è un brand dalla storia decisamente molto più recente rispetto a quella della Manifattura Sigaro Toscano ma che si sta facendo strada sul mercato.

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31 OTTOBRE: IL GIORNO DE LI MORTACCI VOSTRI

Prendete le zucche, gli scheletri, i vampiri e gli zombie che in questi giorni stanno invadendo negozi, palinsesti televisivi e gettateli nel cesso. L’Halloween che ci hanno voluto appiccicare addosso come una virulente ricorrenza non ci appartiene. O meglio, non questa versione meramente venale.

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IL POPULISMO E LA SUA “GRANDE BELLEZZA”

Se pensiamo che il populismo sia un’ideologia che nasce e prende consistenza attorno al 1850 nelle campagne Russe, se ancora realizziamo che aveva il fine di creare opposizione alla mentalità borghese di allora, subentra inevitabilmente l’interrogativo di come questa sub-ideologia politica possa aver acquisito ad oggi la popolarità che ognuno di noi può inevitabilmente osservare.

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ITALICO BIANCO STELLATO, AROMATICA SORPRESA

La mia personale esperienza all’interno del fantastico universo del fumo lento ha avuto inizio con i Toscani ammezzati all’anice. Mentre cercavo di verificare se mi piacesse il sigaro, decisi di buttarmi su un gusto che amo particolarmente in grado di abituarmi anche alla robustezza e alla corposità di sigari non aromatizzati.

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I DISCUTIBILI NEOLOGISMI DELL’ITALIANO 2.0

Una lingua, per potersi dire viva e attiva, è in continua evoluzione. Si trasforma e si adatta ai tempi e ai contesti storico- culturali del momento. E in un’era di profondo rinnovamento tecnologico come quella che stiamo vivendo, la lingua italiana deve restare al passo con i tempi. Infatti sono entrati nell’uso comune termini a cui soltanto quindici o vent’anni fa non saremmo stati in grado di darne il giusto significato. Smatphone, postare, twittare, selfie, messaggiare sono solo alcuni dei neologismi tecnologici che da qualche anno a questa parte sono finiti nei dizionari di recente tiratura.

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LA SOTTILE DIFFERENZA INESISTENTE TRA DESTRA E SINISTRA

Ai più quello che sto dicendo potrebbe sembrare una bestemmia in chiesa ma vi invito a leggere con attenzione e a riflettere.
La seconda guerra mondiale, che ovviamente ha segnato il punto di svolta per la politica italiana, si è formata una coscienza politica che ha diviso la nazione: da una parte una destra radicale, figlia e componente essenziale di quel regime fascista che aveva governato per vent’anni, dall’altra una corrente comunista che aveva nei partigiani il suo massimo esempio e combatteva la dittatura che soggiogava l’Italia. Nel mezzo la parte moderata cattolica che storicamente sta dalla parte del vincitore e che in quel periodo ha avuto un ruolo importante, rendendosi complice della fuga dei criminali di guerra.

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NUOVA CULTURA O IGNORANZA?

La capacità della televisione di influenzare la società la conosciamo tutti, per primi i nostri politici. Io però vorrei concentrarmi su un aspetto tanto sottile quanto evidente, se ci si riflette su: la tv non è solo strumento di distrazione di massa come si è portati a pensare, bensì, e cosa ancora più grave, attraverso la televisione si è riusciti ad annientare le tradizioni, la lingua, la cultura e l’dentità dei territori.

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