ALLA VIA COSI’

L’analfabetismo funzionale degli elettori populisti a quanto pare causa, oltre che l’ovvia incomprensione del mondo in cui si vive, anche dei prepotenti vuoti di memoria che possono cancellare ogni dato incamerato nel loro cervellino rendendoli incapaci di ricordarsi fatti banali e scontati.
Fatti badate bene che risultano ovvi a tutti tranne che a loro e che come capita ai malati dai Alzheimer li spingono a dimostrare con violenza e rabbia la loro triste situazione.

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LA PAURA DEI MERCATI CONTINUA

In attesa che Cottarelli finalizzi la lista dei ministri l’opinione degli investitori sulla stabilità dell’Italia è evidentemente ancora bassissima, lo spread sale a quota 230 e le borse subiscono un forte calo che di fatto annulla ogni utile dall’inizio dell’anno.
Questi i risultati che il governo del cambiamento ha portato alla nazione in soli due mesi, complimenti.

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L’ITALIA E L’INFLUENZA

Una curiosità che merita scrivere riguarda il trend topic politico di oggi: l’articolo 92 della costituzione.
Un picco incredibile che dimostra che la maggior parte degli elettori non ha la minima preparazione civica ed incuriosito dal guazzabuglio creatosi attorno alla figura di Savona ha cercato lumi sul più famoso motore di ricerca del mondo.
La Germania è la nazione trainante dell’economia europea, è un fatto e come tale va accettato, se non siamo noi a condurre questa alleanza c’è un motivo preciso che va’ ricercato nell’incompetenza e nel pressappochismo della nostra classe politica e dirigente.

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PERCHE’ IL COSTO DEL POPULISMO E’ TROPPO ALTO

La politica ha sempre avuto la funzione di tutelare gli interessi di individui residenti all’interno di specifiche aree geografiche, oggi l’area di cui facciamo parte non è più l’Italia, è l’Europa.
Il potere della zona euro da sempre è stata una fastidiosa spina nel fianco per i macro stati che dominano il mondo e da sempre forze esterne cercano di ridurre il potere di questa nostra culla culturale al fine di aumentare il loro potere ed arricchire le loro economie.

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UNA NAZIONE TRADITA

La trade union di questi due movimenti va a cancellare in modo definitivo tutte le promesse elettorali fatte dai due leader (salvini e di maio) nel corso della campagna elettorale.
Di fatto l’esistenza stessa di questa alleanza definisce un nuovo e drammatico cambio di rotta della politica nazionalpopolare sul suolo italico, se dovessimo dare una definizione a questo tipo di politica la chiameremmo fanfaronaggine acchiappavoti nazionalpopulista (FAN).

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CONTRATTO PER IL GOVERNO DEL CAMBIAMENTO? 

Un contratto tra due forze politiche che si trovano esattamente agli antipodi però era uno scalino al quale, malgrado la bruttura e l’imbarbarimento a cui ormai siamo giunti, non eravamo ancora approdati.
Le inevitabili difficoltà di siglare un tale tipo di accordo si manifestano con prepotente evidenza nel documento, pubblicato ieri dalle maggiori testate giornalistiche, e di cui la maggior parte dei punti salienti sono ancora oggetto di discussione.
Secondo salvini, tale accordo è quasi completo, lui sostiene che è pronto al 90%.
Sarà vero?

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SALVINI, UOMO PERSO E POLITICO SCONFITTO

In seguito all’incredibile sforzo, all’immane fatica, necessaria all’ analisi dell’ultimo discorso farneticante del felpato, postato sulla sua pagina Facebook, è necessario raccogliersi in profonda riflessione.
Si capisce già dalle sue prime parole la mala situazione in cui versa la pseudoalleanza grulloleighista, si inizia con una volgare invettiva contro la stampa, contro l’Europa, contro le banche, contro i partiti avversari, contro tutti coloro che si permettono di poter pensare in modo differente dal suo.

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UN POPOLO DI EROI SANTI E POLTRONARI

Il fronte del centrodestra che avrebbe resistito a tutto a quanto pare aveva basi marce, e chi è avvezzo a ragionare di politica lo sapeva da sempre.
L’impossibilità di gestire un’alleato (salvini) propenso più alla sua storica alleanza con il movimento 5 stelle piuttosto che a mantenere la linea che aveva deciso con i suoi alleati hanno portato al disfacimento di questa compagine politica come neve al sole.
Tutto questo ovviamente Sivio, uomo di straordinario acume politico, lo sapeva già.

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DI POLITICA SPARLANDO

Quattro amici al bar, birre in bottiglia fresche, una tiepida serata di maggio, un tramonto rossastro che crea quell’atmosfera onirica, quasi trascendente, foriera di possibilità.
Idee snocciolate con la tempistica suggerita dalle sorsate e dai salatini, risate e confronti sulla attuale situazione politica.
Diverse le vite e le esperienze che a questo crocevia si incontrano.

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