LA LIBIA SFANCULA SALVINI

La missione del ministro degli interni in Libia si è risolta in un colossale fallimento.
D’altronde è comprensibile che il piano del felpetta sia terminato con un nulla di fatto, quale motivo sensato avrebbe avuto la Libia per aiutare una nazione alo sbando come la nostra, un nazione incapace di fornire alcuna garanzia?

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C’E’ ANCORA SPAZIO PER LA POESIA?

Che tipo di valore possiamo dare alle emozioni oggi? In tempi in cui la tecnologia ha ampiamente superato ogni possibile concetto umanamente immaginabile, entrando di preopotenza all’interno della nostra quotidianità questa è una domanda dannamaente attuale alla quale però pare sia difficile dare una risposta vagamente esaustiva.

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LA NEOLINGUA DI SALVINI

Le strategie di comunicazione utilizzate dal felpetta per ottenere il potere ci danno la possibilità anche di renderci conto di che genere di individuo egli sia.
Infatti le tecniche che egli usa definiscono senza dubbio specifiche caratteristiche morali (ma sarebbe meglio dire amorali) ed umane (meglio disumane).
Una comunicazione efficacissima, perlomeno per il suo target, talmente semplice da risultare puerile, usa termini comprensibilissimi per far leva sui più bassi istinti degli individui.

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SALVINI ESPELLE I MILITANTI INVECE DEI MIGRANTI

In questi giorni la grande confusione politica di salvini, che continua a fare dichiarazioni su chiusura dei porti ed altre amenità ha raggiunto livelli preoccupanti.
Egli infatti nella foga di espellere, allontanare ed eradicare, nell’ovvia impossibilità di ottemperare alle sue promesse da marinaio, ha rivolto la sua ira verso il suo stesso movimento, espellendo due militanti storici: Massimo Tamburini e Roberto De Magistris.

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IL GATTO, IL POLLO ED IL MINISTRO CATTIVO.

Quale divertimento ed ilarità ci suscita il vedere un Consigliere comunale, al secolo Fabrizio Ricca (a cui diamo il beneficio delle iniziali maiuscole poiché riteniamo possa redimersi), cercare di dilettare il suo padrone salvini omaggiandolo con una mozione di revoca della cittadinanza onoraria a Saviano.
D’altronde non ci sono questioni più importanti di cui occuparsi a Torino, anche solo la condizione delle strade è tale da rappresentare un pericolo per gli abitanti, eppure i salviniani preferiscono occuparsi di sterili polemiche contro Saviano, il nemico di salvini, che dall’alto del suo scranno dorato abbatte la sua ira contro i suoi detrattori.

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LA DECADENZA MORALE DELL’ITALIANO MEDIO

Un tempo il forte desiderio del popolo di ottenere una giusta rivalsa verso una vita di sacrifici li spingeva ad una difficoltosa ricerca del sapere, la cultura, prima oralmente e poi tramite testi scritti, si trasmetteva ed al riparo delle mura domestiche si dialogava, si evolveva.
Nel secondo dopoguerra, con le importanti conquiste sociali ottenute e con la sicurezza che ne derivava molti padri spinsero i figli a sacrificarsi sui testi universitari e l’Italia rinacque dalle sue ceneri grazie anche questi giovani che furono in grado di travalicare le barriere di classe ed ottenere riconoscimenti professionali ed umani legati non al loro nome ma al loro effettivo valore.

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IL BACINO LIBERALE CERCA UN LEADER CREDIBILE

C’è stato chi in Italia aveva compreso come un attacco politico, fosse esso costruttivo o distruttivo, potesse divenire un valido strumento di propaganda.
Questa strategia è stata ben recepita da matteo salvini, che forte del potere che esercita sulle deboli menti che lo osannano, sfrutta questa massima a suo vantaggio senza curarsi delle ripercussioni sociali che tale comportamento rischia di generare.
Ad ogni fake news postata dai suoi adepti, per settimane si sono susseguiti innumerevoli post sdegnati ed allibiti che cercavano di riequilibrare la bilancia tra verità e follia.

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INIZIANO I MALUMORI VERSO IL GOVERNO GIALLO BLU

Oggi un gruppo di NO TAV si è recato a Palazzo di Città, a Torino per cercare di capire di preciso cosa voglia fare il governo a proposito della grande opera più discussa degli ultimi anni.
La polizia ha immediatamente creato un cordone di protezione e c’è stata qualche discussione che fortunatamente non è sfociata in violenza.
Legittimo il desiderio di questi elettori di capire qualcosa in più sull’attuale situazione politica, ormai completamente vaga e fumosa.
Sui social network tutta l’attenzione del salvini pensiero va’ all’immigrazione e di altro non si parla, i programmi elettorali sono ormai dimenticati ed ogni posizione politica è stata completamente rivista a sfregio di tutti gli italiani che per queste compagini hanno votato.

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L’AZZURRO TENEBRA DI QUESTI MONDIALI

L’Italia è quel Paese di santi, poeti, navigatori ed allenatori di calcio. Allenatori “nel pallone”, voci inascoltate pronte ad avere ogni qualsivoglia soluzione per i diversi problemi che affliggono la nostra nazione. Siamo talmente uniti da non andare d’accordo neanche su un argomento sacro alle italiche menti come quello del calcio.

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LA PIENA SALVINIANA HA ROTTO L’ARGINE PENTASTELLATO

C’è qualcosa in questa deriva politica che non ci convince, le percentuali elettorali dei movimenti che hanno ottenuto il potere ( 17,79% salvini, 32,19% M5S del 73% degli aventi diritto) non combaciano con gli attuali equilibri di governo ne tantomeno convince l’atmosfera orwelliana che domina ormai nei social network.
Mentre gli organi di stampa si dividono le percentuali di mercato tra antipopulisti e governativi, o come il diktat salviniano ha imposto, tra onesti e rosiconi…

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