LA VERITA’ MI FA MALI
Al jihadista non far sapere quanto è bello il residence per straniere.
Domenica 18 Giugno un gruppo di uomini armati ha preso più di 30 ostaggi a est della capitale Bamako prima di essere fermato dalle forze di sicurezza: ci sono almeno due morti, oltre a quattro assalitori, mortacci loro.
Se parliamo di guerra di religione siamo imprecisi, ci troviamo di fronte ad una semplice guerra tra “culture”, la nostra e la loro.
Non sostengo affatto che la nostra cultura sia migliore, non ha senso, ma è la nostra cultura.
Quella dei nostri avi che hanno dato la vita in guerra per difenderci dagli invasori, dei nostri nonni che ci tenevano in braccio raccontando storie di fratellanza e di rispetto, delle nostre madri che hanno sacrificato tutto per dare alla nostra infame generazione la possibilità di studiare e di scalare la piramide sociale (una volta era possibile).
Ora ci troviamo di fronte ad una moltitudine di genti che credono in altre idee, ci vogliono far ripiombare al medioevo, un momento in cui la scienza era alla mercé degli idolatri vaticanensi, impegnati ad uccidere i sapienti al fine di schiacciare l’umanità in un millennio di ignoranza.
Ci siamo affermati contro religione ed idiozia al fine di evolvere e migliorare le nostre condizioni di vita, non possiamo tornare indietro.
Se il destino dell’umanità è verso il cosmo, con i suoi infiniti pianeti, allora è meglio che siano la pace e la giustizia a salire sulle navi che porteranno l’umanità verso quei lidi.
Certo è che i potenti apprezzano enormemente la possibilità di un nuovo medioevo, lo agognano a tal punto da finanziarlo, da costruirci dei progetti a lunga scadenza.
Siamo sempre stati solo schiavi, ma a volte qualcuno guarda fuori dalla caverna e scopre che le figure che tanto temeva altro non erano che ombre.
E’ ora di accettare le nostre paure per quello che sono, idiozie, ed in quanto tali vanno affrontate, annientando chiunque si permetta di frapporsi tra noi e la nostra felicità.
Se una culture deve prevalere, sia la cultura dei grandi vati e sapienti che ci hanno portato fin qui.